Le fasce delle Regioni e l'ordine sparso del ritorno in classe.

di redazione 08/01/2021 CULTURA E SOCIETÀ
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Si torna nella fascia gialla, ma a differenza di quanto accadeva prima di Natale, è un giallo rafforzato: riaprono bar e ristoranti, ma restano il divieto di spostarsi tra le regioni - tranne che per comprovate esigenze di salute o lavorative - il coprifuoco dalle 22 alle 5 e naturalmente l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto e al chiuso.

Vietati gli assembramenti e le feste. Sabato 9 e domenica 10 gennaio varranno le regole della zona arancione. Scuole, riaprono elementari e medie Per quanto riguarda la scuola, la ripartenza avviene in ordine sparso. Da oggi si torna in aula nelle scuole elementari e nelle medie, oltre a quelle dell'infanzia (con eccezioni in Calabria, Campania e Puglia); Le scuole superiori di secondo grado rivedranno in aula i ragazzi da lunedì 11 gennaio, con presenze al 50%. Ma non sarà così per tutto il Paese. L'Alto Adige, infatti, ha deciso di tentare un ritorno verso la normalità e, da giovedì 7 gennaio, apre anche gli istituti superiori con presenze fino al 75% e con un minimo del 50%". In Piemonte, invece, ragazzi delle superiori in aula da lunedì 18 gennaio. Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche, già nella giornata di lunedì scorso avevano deciso, con ordinanze, di rinviare a fine gennaio le lezioni in presenza e di proseguire fino a quella data, al 100%, con la didattica e distanza. In Lombardia "dad" alle superiori fino al 24 gennaio "Preso atto delle valutazioni e delle risultanze di carattere sanitario, connesse all'attuale diffusione del Covid, condivise con il Comitato Tecnico Scientifico lombardo, Regione Lombardia ha assunto l'orientamento di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza  al 100%".

Lo comunica in una nota la Regione Lombardia.  "La decisione - prosegue la nota - verrà formalizzata con un'ordinanza e resterà in vigore fino al 24 gennaio".  Sicilia: ipotesi area rossa per tre settimane La Sicilia in pochi giorni potrebbe diventare area rossa per tre settimane. Il Comitato tecnico scientifico, secondo le indiscrezioni che trapelano, dopo le due riunioni di ieri e oggi avrebbe già definito la relazione da dare al governatore Nello Musumeci, in considerazione dell'alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell'Isola. Non si escludono misure diversificate in relazione all'estensione dell'epidemia. Ora la parola spetta alla politica. 


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